E’ possibile considerare la Legge n. 120 del 3 aprile 2001 come lo strumento normativo che ha legittimato l’uso del defibrillatore semiautomatico in sede intra ed extraospedaliera al personale sanitario non medico, nonche’ al personale non sanitario in possesso di una formazione specifica in attivita’ di rianimazione cardio-polmonare.
L’arresto cardiaco extra-ospedaliero, essendo responsabile del 60 – 70 % di tutte le morti cardiovascolari, colpisce ogni anno 73.000 persone. Anche nei luoghi di lavoro, settimanalmente, oltre 70 lavoratori italiani sono colpiti da arresto cardiaco.
In simili circostanze una Rianimazione Cardio Polmonare (RCP) precoce aumenta di circa 3 volte il tempo di sopravvivenza.
Se, tramite il Decreto 24 aprile 2013, sono state definite le attività che devono obbligatoriamente disporre di un defibrillatore in sede, rimane indiscussa la necessità di cardio protezione del territorio.
Pur non essendo obbligate, è fondamentale che le aziende predispongano defibrillatori nei luoghi di lavoro.
L’esito degli infortuni sul lavoro dipende anche dalla tempestività di risposta alle emergenze e, in tale ottica, la presenza dei DAE deve essere percepita come “essenziale”.
APT Antincendio organizza corsi di formazione nell’ambito dell’emergenza medica secondo le modalità dettate dai più grandi marchi internazionali (American Heart Association, NAEMT, ITLS). Le possibilità formative passano attraverso corsi di base, rivolti a personale sanitario e non, ed avanzati, indirizzati a professionisti operanti in ambiente intra- ed extra-ospedaliero.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.corsiapt.it o scrivere all’indirizzo email training@aptgroup.it
Fonti: Ispels
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