Ad oggi non è ammissibile approcciarsi al tema della prevenzione con la sola finalità di adempiere formalmente ad obblighi di legge. Il verificarsi di infortuni e malattie professionali impone la necessità di adottare un metodo strutturato che porti all’individuazione di obiettivi specifici e all’attuazione di procedure che mostrino un affettivo miglioramento delle condizioni di sicurezza. Un simile approccio manageriale è attuabile tramite l’adozione di un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul lavoro (SGSL) in grado di considerare la sicurezza come parte integrante della gestione aziendale. L’alternarsi delle fasi di pianificazione, attuazione, monitoraggio e riesame del sistema sono determinanti per aumentare l’efficienza dell’organizzazione, migliorando i livelli di sicurezza. Ad oggi l’unico Sistema di Gestione salute e sicurezza sul lavoro riconosciuto a livello internazionale è quello conforme al BS OHSAS 18001. Il BS OHSAS 18001, anche se ha avuto una risonanza estesa a livello mondiale, è uno standard britannico (quindi non fa parte della famiglia delle ISO). A breve, dopo un iter durato più di quattro anni, è previsto l’arrivo della nuova norma ISO 45001. Tutte le nuove ISO hanno in comune la medesima struttura “High Level Standard”, ossia una struttura di Alto Livello. Tale configurazione prevede: stessa struttura per tutti i sistemi di gestione, utilizzo di testi e terminologie comuni, standard più agevoli nella comprensione e un’applicazione più efficace di sistemi di gestione integrati. Dall’uscita della nuova ISO 45001, le aziende che intendono adottare un SGSL ex novo saranno tenute ad implementarlo e mantenerlo conformemente alla nuova ISO.
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